STORIA DEL BADMINTON
Il badminton nacque in Inghilterra e venne praticato in Europa fin dal Medioevo.
Le origini del badminton risalgono al I secolo a.C. in Cina, dove veniva praticato un gioco in cui l’antenato del volano veniva calciato con i piedi o rimandato con le mani, adoperando vari tipi di racchette. Dalla Cina, si diffuse in Giappone, in India e poi fra i Sumeri e i Greci.
Le più antiche testimonianze dell'arrivo del volano in Europa provengono da illustrazioni inglesi dei secoli XIV° e XV°, che raffigurano abitanti di villaggi mentre si rilanciano il volano (shuttlecock) con l'aiuto di una paletta di legno( battledore).
Alla fine del Cinquecento divenne un popolare gioco per bambini; durante il XVI secolo si diffuse anche tra la nobiltà.
In Francia era conosciuto come “jeu de volant” e venivano utilizzate semisfere di sughero piombate e racchette incordate.
In Germania prese il nome di “federball” e nel 1650 la regina Cristina di Svezia si fece costruire un campo privato nei pressi del Palazzo Reale di Stoccolma.
Lo praticarono Francesco I di Francia, Federico II di Prussia e Caterina la Grande di Russia.
Durante la Rivoluzione francese si diffuse tra la borghesia. A corte il volano era messo in lizza da un servitore, da cui l'origine del termine “to serve” (servire), poi utilizzato anche nel tennis.
Il passaggio da semplice gioco a sport avvenne nel 1860, in Inghilterra, nel castello del duca di Beaufort (chiamato “Badminton House” ) nella contea del Gloucestershire, luogo dal quale lo sport prese il nome.
Alla fine dell’800 venne pubblicato il primo regolamento di gioco e si trasformò in uno sport da competizione.
Successivamente si diffusero club in tutto il Regno Unito, spesso promossi da ufficiali dell'esercito. Il più antico club mai costituito fu il “The badminton club of the city of New York”, nel 1878.
Le origini del badminton risalgono al I secolo a.C. in Cina, dove veniva praticato un gioco in cui l’antenato del volano veniva calciato con i piedi o rimandato con le mani, adoperando vari tipi di racchette. Dalla Cina, si diffuse in Giappone, in India e poi fra i Sumeri e i Greci.
Le più antiche testimonianze dell'arrivo del volano in Europa provengono da illustrazioni inglesi dei secoli XIV° e XV°, che raffigurano abitanti di villaggi mentre si rilanciano il volano (shuttlecock) con l'aiuto di una paletta di legno( battledore).
Alla fine del Cinquecento divenne un popolare gioco per bambini; durante il XVI secolo si diffuse anche tra la nobiltà.
In Francia era conosciuto come “jeu de volant” e venivano utilizzate semisfere di sughero piombate e racchette incordate.
In Germania prese il nome di “federball” e nel 1650 la regina Cristina di Svezia si fece costruire un campo privato nei pressi del Palazzo Reale di Stoccolma.
Lo praticarono Francesco I di Francia, Federico II di Prussia e Caterina la Grande di Russia.
Durante la Rivoluzione francese si diffuse tra la borghesia. A corte il volano era messo in lizza da un servitore, da cui l'origine del termine “to serve” (servire), poi utilizzato anche nel tennis.
Il passaggio da semplice gioco a sport avvenne nel 1860, in Inghilterra, nel castello del duca di Beaufort (chiamato “Badminton House” ) nella contea del Gloucestershire, luogo dal quale lo sport prese il nome.
Alla fine dell’800 venne pubblicato il primo regolamento di gioco e si trasformò in uno sport da competizione.
Successivamente si diffusero club in tutto il Regno Unito, spesso promossi da ufficiali dell'esercito. Il più antico club mai costituito fu il “The badminton club of the city of New York”, nel 1878.
Foto: La ragazza col volano (1741) - Jean-Baptiste-Siméon Chardin- Galleria degli Uffizi (Firenze)